Il Living Lab ToMove

Le navette a guida autonoma sono veicoli elettrici con una capienza di una decina di persone circa. Grazie alla capacità di acquisire informazioni direttamente dall’infrastruttura tecnologica stradale, la navetta può circolare in strada in sicurezza e può ricevere informazioni sulle condizioni di traffico o altri eventi significativi. L’infrastruttura tecnologica è composta da un insieme di tecnologie che si combinano tra loro:

Un sistema di sensori installati sul veicolo
che consente di acquisire informazioni sull’ambiente circostante (vie e piazze, ostacoli lungo il percorso, passaggio di altri veicoli ecc.)

La connessione a internet
che consente alla navetta di scambiare informazioni sulle condizioni del traffico stradale con la Centrale della mobilità, che raccoglie dati in tempo reale sui flussi di veicoli e le condizioni stradali.

Un sistema di semafori connessi (anche detti intelligenti)
che attraverso telecamere e sensori gestisce la durata delle fasi semaforiche per rendere più fluidi i flussi di traffico, per esempio dando priorità al transito dei mezzi pubblici e ai flussi più consistenti di veicoli.

A bordo delle navette a guida autonoma non opera la figura del conducente che tutti oggi conosciamo, bensì una figura diversa, chiamata safety driver o persona addetta alla sicurezza. Si tratta di un operatore o operatrice che controlla il corretto funzionamento della navetta e interviene in caso di necessità, per esempio per la presenza di un ostacolo sulla strada. In tal caso, la navetta interrompe il funzionamento della modalità autonoma e la figura del safety driver interviene passando alla guida manuale per il tempo necessario al superamento dell’ostacolo. Su ogni navetta è infatti sempre presente una postazione dotata di volante o comandi, che consente di passare alla guida manuale in qualsiasi momento.
Dal 2024 al 2026 alcune navette a guida autonoma circoleranno in via sperimentale in differenti zone della Città, nell’ambito dei progetti SHOW, IN2CCAM e ToMove.
Con ToMove, in particolare, la sperimentazione dell’integrazione di alcune fermate di un percorso di trasporto locale con navette a guida autonoma prevedrà anche altri servizi di “infomobilità cooperativa”: si tratta di servizi informativi volti a intercettare gli automobilisti proprietari di proprio veicolo e fornire indicazioni sullo stato di traffico o sull’offerta di parcheggi o di trasporto o in sharing in una determinata zona, fornendo quindi alternative sostenibili all’auto privata.
